In un’ atmosfera particolare si è svolto sabato 27 agosto 2011 a Como il reaging della poetessa berlinese Birgit v. Criegern.
Testi sociali, attuali, a volte duri ma, legati insieme da una introspezione e un’ analisi tipicamente femminie. Versi asciutti e spolpati da ogni orpello manieristico. Delle carezze che sembravano schiaffi
dentro a un tessuto narrativo che non lasciava scampo a nessuna interpretazione personale: la realtà sbattuta in faccia come il pane quotidiano, un pasto amaro e insipido che, morso dopo morso,
affrontava il nostro tempo con lucida introspezione, con la semplicità e il coraggio di una donna dall’ aspetto minuto e dolce
e nello stesso tempo, tenace e combattivo. Sempre in prima linea, per non arretrare mai dalle sue convinzioni, dalle sue battaglie.
Il titolo del reading: “DAS KALTE LAND” tradotto letteralmente
“Il paese freddo”, in senso traslato poteva diventare: la terra fredda, un ideale collegamento alla “Terra desolata” di Eliot, perché,
questa europa che ci appartiene e che ci vive intorno, schiava del suo benessere e delle sue contraddizioni, rappresenta il luogo e lo specchio
di una generazione troppo occupata a pensare alla sua futilità.
Non è un casuale se guardiamo alle rivolte che hanno devastato le periferie londinesi, perchè i negozi saccheggianti non erano del pane o di generi alimentari, ma degli ultimi cellulari alla moda.
Nelle foto sopra a partire da sinistra verso destra:
il jazzista Marco Bianchi,
la poetessa Birgit v. Criegern
e l’ attrice milanese Domitilla Colombo
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