IL ROSA
L’ accarezzarci
è leggere il libro
dell’ ultima giornata
perchè le dita riconoscono
il sole che rimane
intatto
stupefatto
della nostra luce
mai dimenticata
“Cosa guardi fuori vieni qui da me…”
E da altre finestre
altre ombre si ritraggono
per unirsi al corpo
completando la sua storia
“Guardavo se il mondo era uguale a noi…”
E altre mani si parlano
sfogliando le pagine della quotidianità
di un’ altra aurora
pronta a illuminare
la nostra oscurità
mai dimenticata
IL VIOLA
Ho posato gli occhi
sopra la fine del giorno
che ricomponi piano
insieme al vestito
accarezzato
dolcemente con la mano
insieme alla premura
di fare un po’ di ordine
dentro a queste ore buie
Poi ci fermiamo a guardare
come se questo panorama
fosse ancora
un’ orizzonte da indossare
come se la notte
non volesse mai arrivare
messa da parte
insieme agli ultimi indumenti
Lasciata sola nell’ eternità
di questi pochi gesti
insieme ai colori
dei nostri movimenti
(Antonio Bì)
poesie tratte dalla performance “La città riflessa – i colori”
eseguita insieme al pittore Luigi Florio
Il rosa e il viola. Il mattino e la sera…il sorriso e la melanconia .. Il proseguo del cammino nella luce dell’eternità. Un dialogo d’amore fra anime!
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E’ la parabola del giorno… in attesa di quello successivo, anche se prima ci sarà una lunga notte… interminabile
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A te ora tenere sempre viva e accesa la lampada dell’Amore con le tue espressività che daranno luce alla notte e serenità al giorno che nasce…
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