Le voci che non ritornano
Anche il giorno è finito
e il sole non ha riscaldato
queste stanze che si muovono incerte
sotto le nubi
Eppure ci piaceva la pioggia
la libertà vissuta come un gioco
quell’ improvvisa luce
dopo il temporale
Sarebbe troppo facile
parlare di arcobaleni
o di orizzonti verdi
quando ti guardavo
Ma il colore dei tuoi occhi ora
non corrisponde
alla tinta di queste pareti
Le porte sono sempre aperte
le voci entrano ed escono
spaventate dal silenzio
Entrano ed escono
e non ritornano
Antonio Bì
foto di Antonio Bianchetti
Se questo amore che ti urla dentro, tramuta il pianto in lacrime di pioggia, se dopo una tempesta immane non credi di voler parlare ancora di arcobaleni, guarda le immagini Sue e scoprirai che tutto “vive”- benché in altro modo e vibra ancora in te, in tutto il suo splendore. Se questo ancor non basta, lasciati prendere per mano da ciò che suggerisce il cuore. Avrai la Sua risposta…
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Le tue sono bellissime parole che farò mie. Volevo soltanto risponderti in poesia, e precisamente con le parole di Maria Grazia Duval dal libro “Verbalia” (dedicato alla figura del marito defunto). Un libro che ti consiglio per la sua bellezza…
Da “Eco”:
“Di che mi senti / sotto la coltre di rose e orchidee / di che lo sai oggi più che mai / che la mia voce penetra la pietra / che non arretra il canto che ti chiama / anche se sono l’ eco soltanto / del tuo vivermi accanto”
Da “Verba volant”
“Non lontano dall’ angolo quieto / che congiunge il paese ai suoi morti / stride la via, morde comunque / la vampa di vita, giusta o ingiusta che sia. / Non so se ti giungono echi da qui / (pensare parole crederle poesia) / … / Non so se ti mando messaggi o solo / per me, dal mio resto di tempo, coniugo / la fragile festa dell’ essere stati / a quanto di noi, dopo di noi / sia verbo o soltanto peccato veniale”
Ciao Marisa
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Ti ringrazio Tonino per le intense espressioni di M.G.Duval che mi doni. Arrivano profondamente nelll’anima e aiutano a superare e tenere semprevivo il ricordo, condividendo o attenuando la lontananza. Questo “dialogo” a distanza riavvicina le anime ed e’ poesia autentica…grazie a entrambi di essere “amici” . Un abbraccio e prosegui a tracciare fili di congiunzione fra te e Gabry e il mondo… Vi tengo nel cuore!
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Bella tutta questa pagina!
grazie…
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grazie a te…
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