Questo blog era nato per interagire con la musica e la letteratura anche in maniera ironica, davanti al bancone di un bar ben fornito, dove il barman inventava e parlava con il suo estro per variegare l’ arte. Lo so. Ma il tempo di oggi ha bisogno di una pausa di riflessione per, come si dice, esorcizzare; parola abusata. Lo so. Lasciatemi quindi dialogare con le parole che mi vengono per far scorrere tanta acqua dentro al lavandino. All’ alcol penseremo dopo.
Vi regalo così una poesia vecchia, intrisa di quella retorica immaginifica che dolcifica lo spazio dell’ immamoramento. E una nuova, asciutta come la sabbia di un deserto senza fine, piena di miraggi. Piena di un’ altra retorica che, forse… serve solo a me, o a chi mi vuole bene. Per questo la dedico agli amici…
Ieri la Gabry avrebbe compiuto 52 anni, ma in quel giorno non ho voluto scrivere niente, per vivere, quel giorno, insieme a Lei.
LASCIATI PRENDERE DALLE MIE BRACCIA
(11-o9-1993)
Lasciati prendere dalle mie braccia
e abbandono il tuo corpo
sulla mano
che per anni sarà ugualmente dono
E’ troppo facile dirti
che il mio sforzo
è come il miracolo del sole
e che dopo una lunga giornata
mai
la fatica del tramonto
potrà dimenticare tutta questa luce
Lasciati prendere dalle mie braccia
e abbandona il tuo sogno
dove il mio ha mani tese
per essere universo
Dopo una lunga notte d’ amore
ci sarà l’ alba con la sua pazienza
a ricordarci ancora
che nell’ aria saremo sempre noi
gli inconsapevoli protagonisti
di un equilibrio nato
come è nato il mondo.
Antonio Bì
ABBRACCIARE L’ ARIA
(05-05-2012)
Eppure ti ho sentita
Forse una breve luce
che non era il giorno
oppure la notte
che non era un sogno
Forse
Le tue foto sono dappertutto e
probabilmente
anche solo il riflesso di un vestito
provoca un movimento
Forse
Eppure quel portaritratti
che ci vede insieme
si è girato verso il sole
e non sono stato io
Il tempo è un luogo
dove la felicità
è un regalo breve della memoria
per questo ho fermato tutti gli orologi
Eppure qualcosa si è spostato
Forse l’ ho fatto io
e ho voglia di piangere da solo
Forse l’ hai fatto tu
e ho voglia di abbracciare l’ aria
Antonio Bì
” Non e’ il vuoto dell’aria/ la minaccia celata della luce/ ma la prova delle foglie/ toccate dal sole e nulla si sposta/ nei pensieri fiduciosi nell’assenza”-Roberto Rebora- Non bastano parole ad alleviare un dolore,ma nella sfera di amicizie vere, saprai trovare un refolo, un raggio di sole, una carezza o un abbraccio che ti addolcisca il cuore. Continua a scrivere Tonino, sprigiona ciò che ti urge dentro …ritroverai la tua serenità per proseguire il cammino. Lascia parlare l’anima liberamente.
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Mi ha commosso ancora …ancor più stasera …rileggendo …”Abbracciare l’aria”…. Leggero palpito…leggiadro battito del cuore che per una frazione di secondo …s’unisce all’altro e pulsa nell’infinito …ma vi e’ la luce…un raggio che illumina il nostro tempo …fermo come clessidra capovolta …che più non mostra i suoi granelli…un attimo …un palpito …un’emozione intensa…e Lei e’ qui col suo radioso sorriso! Vi abbraccio! Nell’aria un tutto!
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MERAVIGLIOSA.
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grazie a te…
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