AGORAFOBIA

Da tempo ormai ogni respiro
è uno spazio chiuso
perché sui libri inventati
è facile scrivere
la propria epopea

Precipitiamo dal nulla
dentro a milioni di stanze
a parlare di ieri
nonostante
sia passato un secondo

Abbiamo inventato
l’ eternità
oltre le attese atroci
che hanno fatto la storia
della nostra azione

perché abbiamo tanto tempo
da meditare
su chi ha inventato
il clitoride
e l’ eiaculazione

Il giorno è un lampo di neon
che prepara qualcuno
alla partenza
dell’ orizzonte chimico più in uso

sempre nel buio
e sempre in un luogo chiuso
Ma
vita e morte si confondono
dove non c’è più spazio
e dove non c’è più spazio
nasce una nuova vita

olocausto
delle nostre passioni

perdono
per una irrefrenabile continuità

(Antonio Bianchetti  – da: Asheton Road / una radio-suite)

6 Comments on “Dove non c’è più spazio

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