IL MIO NOME
Ogni volta ci riproponiamo
per inseguire un volto una frase
una trama con il finale identico
perfetto
per essere più giovani più vecchi
per essere più soli per dire
quello che non avevamo detto
Io ogni tanto rido
mentre qualcuno cerca il mio nome
così facile da imparare
In quanti l’hanno usato
conoscono la rima
in fondo al proprio abisso
Aspetto così l’ultimo tonfo
che non sarà il mio
e spio chi muove le mani
sopra un cielo capovolto
Ogni tanto guardo il mondo
mentre qualcuno grida il mio nome
così facile da bruciare
Nuvole gonfie di veleno
strisciano veloci sull’asfalto
da sembrare inafferrabili
Ma il tempo è soltanto
l’intuizione dei perdenti
lasciatelo da parte
non è nostro
e non guardate la mia pistola
ogni parola è lucidata
come una pallottola di vetro
Ogni tanto piango
mentre qualcuno cancella il mio nome
cos’ facile da dimenticare
Antonio Bianchetti da:
“Cinquanta milioni di Marylin Monroe non possono sbagliare”
(Ikona edizioni)
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