pH
All’improvviso te lo senti sulla pelle
(potenza della pubblicità)
———– neutro – alcalino – acido ———–
come un’improvvisa curiosità
E lo cerchi nel sapone puro
che ti invita ancora e sempre
in una Parigi nuova che ti attende – e crema
di miracolati aspetti: specchi rifatti
maschera di tatti – e acqua
che ti risciacqua i reni: nuova pipì
di liberati attimi stressanti
E leggi… pH
uguale a meno logaritmo della concentrazione degli ioni acca più
Addosso !? Come un fastidio strano o dolce scoperta ?
Angelo custode ? Prurito di lana ?
Carezza magica di schiuma !?
E leggi… per il viso e il corpo e mani di velluto
Ma nessuno conosce della pelle
il suo deserto
———–crudele – antico – arido ———–
Estensione di attese e giorni e fatiche
e cicatrici scavate
come inutili trincee contro il vento:
bollettino della guerra eterna contro il vuoto
Deserto di rabbia e freddo
e di immagini ormai tatuate
di mappe ignote a cercare nelle poche carezze
un’oasi qualsiasi
o un segno di introvabili falde
anche dalle aste ricurve del mago
E nella ritrovata ombra
umida lingua a lenire: labbra intinte nella sera
in attesa di un altro miraggio
e dell’ultimo spot: pH e tanti saluti
arrivederci a domani…
antonio bì…
scritta nel ’91 (ogni tanto ritorna)
ciao!
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ciao !!!
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scusate a volte i ritardi delle risposte, ma come ho già detto… il lavoro prima di tutto (poi il piacere… è una questione di pelle!)
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