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Il suo nome è “Verdunelle”, nome strano è vero ma glielo diede mia moglie quando, trovatella, la portò a casa adottandola. Siccome in quel periodo stava leggendo i romanzi di Daniel Pennac e la saga della famiglia Malussène, dove, a una neonata che urlava e piangeva in continuazione diedero il nome di una battaglia: “Verdun” appunto, fummo influenzati da questa originalità. Chiaramente essendo una gatta disperata (nel senso della vivacità), fu naturale cercare l’equivalente di una famosa battaglia che riguardasse il nostro Paese; però, trovando assurdo nomi come “Caporetta”, “Solferina” o “Marenghina”, decidemmo sul vezzeggiativo della protagonista francese di tali romanzi, e così rimase…

 

la gatta verdunelle 2
Ora, il punto è che lei è diventata la padrona della casa e tutto passa dalle sue zampette, dalle sue fusa e dai suoi capricci. La guardo e le dico “grazie di avermi aiutato, non ti disturbare troppo… D’accordo che sei l’unica  donna di casa, ma più che una regina sembri una poltrona. Lei mi guarda ed emette un “vagito” come a dire: togliti davanti perché mi disturbi, devo riposare… Va bene, va bene… i miei ossequi madame…

la gatta verdunelle 3
Poi suona il campanello e arriva mia suocera: Silvia, sicuramente è venuta per le ceneri di Gabriella (che ho tenuto in casa… niente commerci con i cimiteri), e mi porta una teglia di lasagne. Ma no Silvia non ti disturbare, lo sai che sono un ottimo cuoco… FA NIENTE LE HO FATTE PER TE… Va bene…     Poi suona ancora il campanello e arriva mia cognata Laura con la figlia Giulia che subito esordisce dicendo: CIAO ZIO, LO SAI CHE SEI SPAZIALE !!  E un attimo prima di vantarmi aggiunge: MI PRESTI LA TUA COLLEZIONE DI FILM DI FANTASCIENZA !!??  Va bene… ciao Giulia, ciao Laura… CIAO TONY TI HO PORTATO UN PO’ DI ARROSTO…  ma no che sono a postooo…  Poi suona ancora il campanello e arriva mia madre, e la mamma è sempre la mamma… CIAO! TI HO PORTATO UNA TEGLIA DI MELANZANE ALLA PARMIGIANA…  Noooo, sono a posto non portatemi nienteee !!!!!!!!   MA LE PUOI ANCHE CONGELARE COSI’ LE MANGI QUANDO VUOI…  Va bene…  e suona ancora il campanello e arrivano mia sorella Elisabetta con le due figlie, le altre mie nipoti: Simona e Paola e subito mia sorella dice: CIAO TONY TI HO PORTATO UN PO’ DI ARROSTO…   Anche tu… mi fa piacere che mi volete bene ma non dovete portarmi nienteeee!!!  E la Paola cerca la gatta, DOV’E’ LA MICIONA NERA ZIO ?  Non lo so, era qui un attimo fa… La Simona invece va a ravanare tra i miei libri mentre mia sorella fra i miei dischi. ME LO PRESTI ZIO… ME LO PRESTI TONY…  Va bene… va bene…  Poi suona ancora il campanello… e chi è ancora ??!!  E’ la mia vicina che conosce tutti i miei spostamenti, quando torno quando esco, quando mi lavo, e sentendo un po’ di chiacchera si unisce al gruppo femminile per aumentare il volume del sonoro.  CIAO ANTONIO… POSSO…   Prego… ME LO PRESTI ZIO… ME LO PRESTI TONY…  Ve bene, va bene… un momento però,  quello non l’ho ancora letto, quello l’ho comprato oggi…   MA LA GATTA DOV’E’ ?!!  NON LA TROVO…  E’ sparita…  TONY , QUI  NON  HAI  FATTO  LA  POLVERE…   Domani…  MA QUESTO SOPRAMMOBILE  NON STAREBBE MEGLIO LA’ ?   Nooooo !! li piaceva a Gabry…   ME LO PRESTI ZIO… ME LO PRESTI TONY…   Siii… Nooo…  Simona invece inizia a brontolare di politica e attualità perché appena laureata non trova lavoro. Mia madre e mia suocera parlano degli uomini. Mia cognata e sua figlia iniziano un litigio sul valore reale di internet e mia sorella si unisce alla discussione, mentre la “vicina” parla delle beghe del nostro condominio.  Poi  Giulia dice…   ZIO TI RICORDI CHE MI HAI PROMESSO DI PORTARMI A “GARDALAND”   Aaaah… si ! è vero…  La gatta invece non si trova più e mentre Paola è sempre più delusa, Simona continua a brontolare… E così per un bel po’…   Poi alla spicciolata se ne vanno… TI PORTO VIA QUESTE CAMICE… Nooo le ho già stirate… TE LE STIRO MEGLIO… quella devo metterla staseraaa… IO TI PORTO VIA QUESTA…   Nooo è a postoooo!!   IO TI PORTO VIA I JEANS…   Nooo non li stiro mai i jeans, e poi mi servono oggi quelli !!!  ZIO TI PORTO VIA QUESTA SERIE  TV…   non l’ho ancora finita di vedere…   MA NO, TE LA RIPORTO SUBITO…   va bene…   IO TI PORTO VIA QUESTO…   IO QUEST’ALTRO…   Nooo è tutto a postooooooo !!!   Ciao Betty, ciao Simona, ciao Paola, ciao Laura, ciao Giulia, ciao Mamma  (e la Silvia ?)  Se ne va anche la mia vicina…   CIAO ANTONIO, SE HAI BISOGNO… EH!  (e mi fa l’occhiolino)  Va via anche la Silvia con i lacrimoni  (d’altronde la capisco piango sempre anch’io), ma fa tempo anche lei a portarmi via altre camice…  Silvia sono già stirateeeee…   TE LE STIRO MEGLIO, TORNO DOMANI… PER LA GABRY… SAI COM’E’..   Va bene, ci mancherebbe… ciao!   E cala un silenzio che quasi mi spavento. Poi, nella ritrovata quiete, come nulla fosse, quatta quatta arriva lei, Verdunelle, con un muso torvo e scuro: incazzata nera che più “nera” non si può. Si assesta sul divano e mi guarda con fare minaccioso, quasi a dire:  NON MI TOCCARE,   EH!!!   Eeeeee  chi ti tocca…   perché, cosa e successo !?  Ti hanno disturbato ?!   Guarda che sono femmine come te…  E mi assesta un altro sguardo che è tutto un programma.  E allora lascio perdere, d’altronde quando il genere di sesso opposto al mio è alterato, è meglio girare molto al largo; allora mi metto le cuffie per non disturbare madame e ascolto un po’ di rock’n’roll (ne avevo bisogno…), così facendo ladycat  si tranquillizza con il mondo e con se stessa (e forse anche con me…).  In fondo, cosa volete farci, è lei, l’ultima donna di casa…

la gatta verdunelle 4

11 Comments on “L’ULTIMA DONNA…

  1. solitamente quando vado a dormire Lei arriva, in maniera talmente silenziosa che sembra una nuvola. Poi però si assesta talmente vicino al mio viso che le devo dire: “ragazza prego, si sposti un po’ di lato, non esageriamo con le confidenze…” Ma per non offenderla troppo devo farle un po’ coccole (tante coccole) fino a che uno dei due non si addormenta. Per la sveglia non c’è problema, ci pensa sempre Lei… alle 6,30 di mattina ha sempre fame. Implacabile… è sempre Lei che mi cerca !

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    • grazie del brano… c’è sempre posto per la dolcezza, c’è sempre tempo per i sogni, c’è sempre vita per tutto quello che abbiamo dentro…
      Ciao !

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  2. Pingback: QUESTIONI DI VITA E DI MORTE (part. 2) | Sourtoe Cocktail Club

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