dave-matthews-band 1

Verso la metà degli anni ’90 per questa Band presi una vera e propria “sbandata” (scusate il gioco di parole), non tanto per i loro dischi in studio: troppo saturi di suoni che mal si amalgamavano con i loro concetti musicali, ma per le loro performance dal vivo. In effetti la  “banda” di Dave Matthews è, come si suol dire, una vera e propria “live-band”, perché la dimensione della libertà anarchica espositiva dei suoi membri, è il palcoscenico ideale delle loro canzoni trasformate in jam-session travolgenti, anche se  il timbro sonoro non raggiunge mai le atmosfere acidate di gruppi  estremi legati ad atmosfere sixties o seventies. Proprio per questo motivo l’equilibrio delle melodie miscelato insieme all’improvvisazione del momento, creava un climax musicale di alto livello professionale intorno all’ebrezza e al divertimento del contesto.
Per catturare le magie di ogni concerto: mai uno uguale all’altro, è infatti famosa la “Zona Blu”, dove la Band permetteva ai suoi fans di registrare ogni tipo di bootleg, per la loro gioia ma anche per il proseguo della carriera  del gruppo, legata appunto alle loro esibizioni dal vivo. Infatti nella loro discografia la fa da padrone la sterminata serie di live che, sostanzialmente, consiglio senza pregiudizi. In studio invece preferisco il disco solista del loro leader intitolato Some Devil,  perché nella dimensione intimista (beh… intimista per modo di dire, perché i numerosissimi ospiti e i session-man presenti lo hanno fatto diventare un album traboccante di arrangiamenti, però, l’accurata produzione di Steve Harris e la delicatezza delle composizioni trovano un bilanciamento convincente), intimista dicevo, proprio perché l’introspezione dei testi lo conducono in territori oscuri all’interno di un viaggio intrapreso fra inferno e  paradiso.

dave matthews

Consigliatissimi invece i live eseguiti con il compagno di ventura Tim Reynolds, chitarrista eccezionale  e virtuoso dello strumento più amato. La serie di concerti immortalati è di una bellezza estrema per l’emozione trasmessa con due sole chitarre acustiche. Un suono impeccabile che riempie di magia un intero auditorium mandando in visibilio le platee degli ascoltatori: tecnica, anima, tensione, amore, poesia, rabbia… un insieme di note dominate dalla voglia di vivere la musica come un mondo dove perdersi e ritrovarsi. Due sole chitarre che sembrano cento per quello che riescono a trasmettere…

Dave Matthews & Tim Reynolds - Live At Luther College

dave matthews - tim raynolds - live

Se avrete la pazienza di guardare questi due video (e vi assicuro che ho avuto difficoltà a scegliere quelli da postare) vi accorgerete della meraviglia e dell’assioma che i due riescono a costruire intorno a dodici corde pizzicate o malmenate con una professionalità entusiasmante intorno alle melodie di Dave !

*****

Come dicevo all’inizio presi una sbandata, e come tutte la sbandate è passata ma, ogni estate, riascolto con piacere queste performance da gustare tutto d’un fiato, questa voglia di suonare (come ho già detto nel post precedente) solamente per la voglia di suonare, di divertire per divertirsi, per contagiarsi  e ammalarsi dentro a questa bellissima malattia che ha il nome di “musica” !!!
E allora… beh !! visto che ho messo la canzone Bartender, questi versi me li dedico… ogni tanto ho voglia di bere anch’io… salute !!!

il Barman  del Club

“…barista ti prego, riempi il bicchiere per me
con il vino che hai dato a Gesù
e che dopo tre giorni hai liberato
dall’odore di terra sopra la collina.

Barista ti prego, riempi il bicchiere per me…”

dave matthews 2Dave Matthews

10 Comments on “MUSICA ESTIVA 3 – Dave Matthews Band

  1. ecco,
    quando il bartender diventa (perché già lo è)
    socialtender, musictender, soultender

    grazie,
    non conoscevo questa voce straordinaria e soffice

    🙂

    "Mi piace"

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.