barolo 3Foto dal web

Il viaggio in attesa dell’esibizione di Neil Young, inizia magnificamente la mattina con un excursus nelle terre del Barolo: le Langhe, splendido inseguirsi di colline e vigneti. Un luogo incantevole dove, andare a rilassarsi per riprendere fiato e gustare vino e cucina locale, è l’ideale per ricaricare le batterie. Tra l’altro se qualcuno di voi volesse andare da quelle parti consiglio vivamente l’agriturismo Bricco dei Cogni dalla bellezza sopraffina. Situato nel paese di La Morra, sopra una collina dalla bellissima vista e un’accoglie familiare veramente squisita, è un piccolo angolo di paradiso che non riuscirete a dimenticare. Le camere in stile antico sono molto carine e caratterizzano tutta la struttura (tra l’altro dotata anche di piscina) per un relax perfetto. Chi ama la lettura intrisa con un buon bicchiere ha trovato il suo ambiente ideale… garantito !

agriturismo bricco dei cogni 2 agriturismo bricco dei cogni3Foto dal sito http://www.briccodeicogni.it

Per il pranzo abbiamo scelto un locale  medio-alto per gustare dei piatti tipici particolari: il ristorante Bovio; le pietanze infatti erano veramente ricercate e caratterizzavano in tutti i sensi il luogo e la località in questione. Tra l’altro la Carta dei Vini era praticamente un libro di oltre cento pagine, per accontentare i gusti dei clienti più raffinati ed esigenti. Noi chiaramente abbiamo scelto dell’ottimo Barolo: “gran riserva” della tenuta Gattera di Mauro Veglio.
La vista mozzafiato su tutto il territorio delle Langhe, miscelato alle emozioni di questa cucina tipica, ha fatto da cornice a un pranzo indimenticabile; mentre per il menù, fate voi, noi abbiamo scelto il nostro mentre se volete potete consultare il sito della struttura e scegliere con la vostra fantasia: immaginare cosa possa dare al palato qualcosa di unico, qualcosa che ogni giorno difficilmente capiterà sulla vostra tavola. In fondo, ogni tanto, bisogna pur godersi la vita.

ristorante bovioRistorante Bovio – terrazza esterna  http://www.ristorantebovio.it  

Il ritorno all’albergo era solo la chiusura della prima parte della giornata: il ponte fra un mondo e l’altro intriso di chiacchiere, vino, musica e scambi di opinioni con gli altri clienti. All’improvviso piove per mezz’ora e poi ritorna il sereno, così, verso le 16,30 ci dirigiamo verso Barolo per “gustare” il concerto di Neil Young & Crazy Horse, l’evento che ci ha portato da queste parti.
La recensione della performance è qui sotto, ma rimane dentro di noi il ricordo di una giornata veramente incantevole per tutti i sensi e che indurrà le nostre voglie ad un prossimo ritorno. Lo ripeto, la vita ha bisogno di pause salutari e da queste parti ci sono tutte le caratteristiche di colori e silenzi per riprendere fiato.

barolo_centroVeduta di Barolo
Barolo_enoteca_bottiglieFoto prese dal web

12 Comments on “VIAGGIO NELLE TERRE DEL BAROLO – Le Langhe e il concerto di Neil Young

  1. Dico che meraviglia con un pizzico di sana invidia per non essere della partita ma poi guardando queste immagini e leggendo il tuo resoconto mi monta anche la rabbia, sì rabbia, per quei tesori di poesia e di arte che il nostro Paese non è capace di condividere e benevolmente sfruttare. Penso a quanta gente operosa e attenta dobbiamo ringraziare a dispetto della poca lungimiranza di chi sarebbe preposto a… (ammazza oh che filippica).

    sherasalutsalutarisalut

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    • io sostanzialmente lo dico sempre: l’Italia da nord a sud, da est ad ovest, è sempre bella. I nostri politici dovrebbero valorizzare il nostro patrimonio artistico e paesaggistico come risorsa principale del nostro paese. Proprio nei posti che ho citato ho visto gente di ogni dove: russi, norvegesi, tedeschi, scozzesi, olandesi, americani e persino lettoni e islandesi, e ti posso assicurare che erano felici di stare in viaggio qui da noi. Ogni nazione ha le sue “miniere” e deve saperle valorizzare. Sono cose che sappiamo tutti e ogni tanto è giusto citarle…

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  2. I politici dovrebbero fare tante cose, ne fanno invece poche e purtroppo sappiamo bene quali sono. Ma non è che i cittadini brillino nel valorizzare il proprio paese. Comunque ormai siamo finiti, prepariamo a crogiolarci nella nostra degradata inciviltà. Chi può scappi in campagna come hai fatto tu. So long.

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  3. E’ sempre tutto direttamente proporzionale e ci manca un senso di civiltà che dovrebbe essere solamente da regole ferree. Noi italiani siamo così, siamo buoni solamente per noi
    stessi, infatti è ancora di moda quella barzelletta dove Dio, avendo creato l’Italia e avendola vista troppo bella, poi, creò gli italiani. E’ anche vero che questa storiella è esportabile in altri paesi; poi però vedo tanta gente comune che lotta ogni giorno per le cause giuste e per valorizzare territori altamente di prestigio, come per rimanere in tema con questo post, appunto i luoghi in questione, così come tanti altri, e via di questo passo… ve beh, scappiamo ogni tanto se quello che ci rimane, ma bisogna anche resistere. I will be brief !!!

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