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La storia di questo libro è curiosa, perché lo trovai casualmente in un supermercato dove facevano la promozione di libri al “chilo”, si… avete capito bene, vendevano proprio i libri al Kg. come le mele. Ebbene, fra la fuffa che mi capitò fra le mani, mi incuriosì questo autore che non conoscevo e fu una autentica sorpresa. Innanzitutto il sottotitolo “storie macabre” è un bufala, perché di macabro non c’è assolutamente niente, anzi, tutti i racconti (perché di racconti si tratta), sono di un’ironia lancinante, divertente, paradossale, con il classico colpo di scena finale che caratterizza ogni scritto. E,  tanto per ribadire lo stesso concetto del post precedente, d’estate, sostanzialmente è un libro divertentissimo, come tutti quelli inventati da questo autore: Ernst W. Heine, berlinese, il quale oltre ad essere scrittore, si diletta a tempo perso anche di archeologia, architettura, cabaret e viaggi. Probabilmente tutte queste sue passioni si concentrano nei suoi libri consigliabili a chiunque. Non so se vi ricordate quella serie di telefilm intitolata “All’ultimo minuto”, dove appunto alla fine succedeva sempre qualcosa di inaspettato? Ecco, siamo su questa lunghezza d’onda, e ve lo posso assicurare, sono tutti racconti veramente esilaranti.

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Per esempio, la storia che da il titolo al libro A bordo del Titanic, è  un racconto dove un signore che ha un terrore smisurato verso l’acqua, viene guarito da uno psicologo il quale gli consiglia proprio come soluzione finale alla terapia, un viaggio, magari una crociera per esorcizzare la sua vecchia paura. Ed è così che il dottore ricevette una cartolina dal suo paziente, spedita da una nuova nave molto pubblicizzata all’epoca. Si… avete capito!
Ma io voglio postarvi un brevissimo racconto intitolato “Tredici”, gli anni dell’adolescente protagonista della storia in questione, perché, vedrete… vi farete delle belle e sane risate…

charlie

TREDICI
di  Ernst W. Heine

Mia madre dice:  “Il tredici porta sfortuna”. Ha ragione.  Io lo so perché ho tredici anni, e avere tredici anni è proprio una sfortuna.
Quando mi comporto come un bambino, mi dicono:  “Non fare il bambino !!!”.  Se mi comporto come un adulto, allora mi dicono:  “Ma cosa credi, di essere grande ?!!!”.  A tredici anni non sei né grande  né piccolo, né girino né rana. E in fondo sei un piccolo sfortunato.  A tredici anni non hai ancora la barba, ma il tuo viso non è liscio, è pieno di brufoli. Hai una voce molle da bambina, e nello stesso tempo da un’altra parte sei bello “duro”.
La nonna mi ha regalato cento euro.  Ha detto:  “Facci quello che ti piace di più”.  L’ho pressa in parola.  Sono andato in  un Sexy-shop (un Eros-center, per la precisione).  Mi è piaciuto molto.  Il denaro è stato speso molto bene.  Mia madre dice sempre:  “Cerca di imparare qualcosa alla tua età”.  Bene, nel club a luci rosse ho imparato delle cose, ma vi dico, delle cose che mi hanno cambiato la vita più di tutti i miei insegnanti di scuola messi insieme.  Se mio papà lo sapesse !!!  Mi ha proibito di entrare in quel locale, perché ha detto che li dentro ci sono cose che a tredici anni è meglio assolutamente che non veda.
Aveva ragione:  ho visto lui.

charlie 2vignette prese dal web

16 Comments on “TREDICI di Ernst W. Heine

    • garantito… soddisfatto o rimborsato! (probabilmente troverai altre edizioni, ma lo stile dell’autore è sempre lo stesso)

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  1. Che spasso che dev’essere! 🙂
    E’ vero sai?…a volte si fanno acquisti volanti che sorprendono!
    E allora si è ancora più soddisfatti
    come trovare, quasi, un quadrifoglio…

    un caro saluto
    .marta

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  2. Ma che bel post ricco 🙂
    Mi hai incuriosito anche se direi che dalla temperatura e dal vento ge.li.do di tutto si può parlare fuorchè di letteratura estiva.

    sheramanichelunghecopertinaxlanotte

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  3. Uuuuh !!! Qui dalle nostre parti il vento è stato bello forte, ma in fondo ha spazzato le nuvole che quattro millenni non facevano che scaricare acqua; e allora W il vento gelido perché oggi c’è un bellissimo sole, e ce lo godiamo… Finalmente !!!

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    • esatto !!! D’altronde se dicevano 3 anni, la gente rispondeva: 3 ANNI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! come a dire: COSI’ TANTO TEMPO ? invece la parola 1000 giorni (o 999 come hai scritto tu) rievoca la psicologia del Supermercato…
      e dai… un po’ d’acqua anche a voi no ?!!!!!!!!!!!!

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  4. Sì, le cose non accadano ami per caso, così anche il ragazzino, “doveva” trovarsi lì… dei libri a chilo non sapevo, da me li mettono in uno di quei cesti enormi, delle offerte speciali, e certe volte qualcosa di buono mi capita all’occhio.

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    • Esatto… capita sempre qualcosa di interessante. Quello che alcuni scartano, magari va benissimo per altri !!!
      In quanto al caso, è vero… tutto capita perché ha una senso: almeno, ironia o meno, alla fine i conti dovrebbero tornare, altrimenti… che fregatura !!! (indipendentemente dall’età)

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