l'uomo nero

Ci sono canzoni che in base alla performance dell’interprete cambiano, non tanto il senso stesso del testo, ma proprio la maniera di trasmettere il significato emotivo dell’insieme. È anche vero che lo stile: pop, rock, metal o jazz, influisce moltissimo sulle derivazioni del nostro cervello, per cui, ognuno di noi è portato in primis, a scegliere il genere con cui ci si abbandona di solito, non tanto per sognare o al contrario, per svegliarsi, ma per sentirsi protetto dalle mura amiche dove solitamente si rifugia. Però, bisogna riconoscere che l’explois di un cantante, può far diventare un singolo già di successo in un “opera d’arte”, o perlomeno, immedesimarsi totalmente con la sua connotazione simbolica, da trasformarla in capolavoro.
La casistica è infinita, mi vengono subito alla mente, per esempio, le interpretszioni di Johnny Cash dei suoi ultimi lavori, dove tutta una serie di cover, ridiventano dei pezzi fantastici diversi dall’originale, proprio perché la grandezza di una voce li ha trasformati, ridisegnandoli completamente. Oppre, tanto per fare un altro esampio famoso, il celeberrimo brano di Dylan: “All Along the Wachtower” ha avuto (o subito), da Hendrix a Neil Young, delle trasformazioni impensabili… e via di questo passo. Ma veniamo a noi con un ulteriore esempio: il noto brano dei Metallica “Enter Sandman” nell’interpretazione della bravissima Youn Sun Nah, acquista in questo caso di una straordinaria vitalità, caricandola con tutta una serie di suggestioni che si calano proprio nel testo in questione, ricostruendone l’anima. Magari perde in potenza espressiva, ma  l’espressività non è una costante derivativa dall’impatto sonoro, perché al termine dell’esecuzione, quello che rimane e tutta la serie di emozioni scaturite da una vitalità alternativa, la quale non nasce necessariamente dalla violenza chitarristica, ma al contrario vive di luce propria, ingigantendosi al suo interno. Perché dico questo, ma perche mi piacerebbe sapere quale delle due versioni preferite: se quella originale del gruppo di Los Angeles o quella dell’artista coreana. E perché… (mi raccomando, ascoltate per intero le due versioni: nella vita bisogna avere anche pazienza)

Magari qualcuno di voi più curioso degli altri si chiederà il perché di questa mia congettura nata con l’inizio del nuovo anno; la spiegazione è semplice: già nel 2015 postai un articolo scherzoso sul fatto se sarete riusciti a dormire nel corso dei nuovi mesi a divenire… E nel 2016 allora? Come dormirete? Come il bimbo della canzone? Con un occhio aperto e uno chiuso? (metaforicamente s’intende) Con la paura del presente (o del futuro) oppure… ‘fanculo, ve ne fregate e vi godrete la vostra musica preferita?

36 Comments on “NEL 2016 ARRIVERA’ L’UOMO DELLA SABBIA?

  1. Di “All along the watchtower” la mia preferita è quella di Jimi Hendrix. Di “Enter Sandman” conosco bene quella dei Metallica e non avevo mai ascoltato l’altra. Bella, però Metallica tutta la vita.

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  2. Basta che non sia De Gregori che canta Dylan… Povere le mie orecchie! Ho visto un servizio in TV oggi è mi ha esacerbata… Accetto tutto. Ma il De Gregori così …mi muore sulle labbra il rimmel caspita! 😁

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  3. Mi sento in minoranza, ma Youn Sun Nah è immensa… e quando hai finito di ascoltare, nell’aria c’è ancora tantissimo ed anche dentro di sé…
    Grazie per il link!

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    • nessuna minoranza… perché siamo in due: senza togliere niente ai Metallica, i quali esprimono tutta la loro potenza, la cantante coreana riesce a trasformare quella canzone in un’interpretazione straordinaria, dove, pathos, poesia, lirismo, bravura, fascino, intensità e trasposizione scenica, emergono per rabbrividire un ascoltatore attento. Poi è sempre il solito discorso, tante volte le scelte sono come le squadre di calcio, non si vuole mai ammettere la bravura dell’avversario perché troppo attaccati sentimentalmente ai propri idoli, o perché una canzone è talmente rimasta nel cuore nella maniera che si conosceva, da non far accettare la sua versione alternativa. Comunque va bene anche così, alla fine ognuno di noi ha ragione per quello che sente dentro, ed è giusto che sia felice così…
      Grazie a te !

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      • Ancora una volta mi trovo a condividere non solo le parole ma anche lo spirito di quello che dici: sei con certezza la migliore scoperta del 2015 ed un bellissimo lascito per me per gli anni a venire.
        Buon giornata, Lloyd!

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  4. non esageriamo: “…un bellissimo lascito per me per gli anni a venire”. Ci scambiamo tante belle impressioni e godiamo proprio per queste… Si vive anche così.
    Con rinnovata stima… il Barman!

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