il servitore muto

IL SERVITORE MUTO

Ho posato gli occhi
sopra la fine del giorno
che ricomponi piano
insieme al vestito
accarezzato
dolcemente con la mano
insieme alla premura
di fare un po’ di ordine
dentro a queste ore buie

Poi ci fermiamo a guardare
come se questo panorama
fosse ancora
un orizzonte da indossare
come se la notte
non volesse mai arrivare
messa da parte
insieme agli ultimi indumenti

Lasciata sola nell’eternità
di questi pochi gesti
insieme ai colori
dei nostri movimenti

Antonio Bianchetti

da “Non so se ho scritto troppo sull’amore”
Quaderno dell’Àcàrya n° 55

luci-6Foto prese dal web

15 Comments on “IL SERVITORE MUTO

  1. Tutto ci porta a riflettere, non solo il servitore muto, ma anche il suo contorno a cui si allacciano i pensieri
    sui gesti e le riflessioni che facciamo ogni sera , alla conclusione della giornata. Abbiamo un’anima sempre in cammino che non si ferma mai, finché non chiudiamo gli occhi e ci doniamo a un sonno ristoratore. Bellissima poesia come tutte le tue che, ho piacere di leggere. Buon pomeriggio Antonio, Grazia.👏🏾😇

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