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Questa band proveniente da Manchester debutta con un album convincente, caratterizzato dallo stile sincopato e tutto incentrato sulla voce del frontman Ben Robinson: trascinante quanto basta per inseguire uno spoken-word variegato dalle inflessioni post-punk e new wave senza un attimo di pausa. Il risultato è un piacevole mix per niente disturbante che pesca nella tradizione britannica classica, quando il fascino della melodia è sporcato dalle invettive di una poesia metropolitana perennemente in equilibrio fra bellezza e incrostazioni stratificate sulla pelle di ognuno di noi. Stupisce però come l’alternanza della proposta viaggi sempre nella direzione unica di un retroterra in cui, anche un cocktail al veleno, risulti un’essenza che scende lentamente dentro le nostre emozioni senza bruciare. Gli schiaffi li sentiremo dopo, quando l’effetto reagirà come quelle parole che penetrano fin dove la vita si era nascosta dietro le nostre paure, e come tali, ci sveglieranno senza capire quando il sogno diventa un lungometraggio noir, ballandoci sopra.

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Ormai lo sappiamo, la scena musicale di Manchester è stata ed è ancora uno dei centri più creativi dell’Inghilterra: gruppi storici hanno iniziato a vivere nei Pub di questa città trasformatasi da un crogiolo operaio in un pullulare di esplosioni artistiche, e locali storici come La Hacienda e il Band On The Wall dopo aver tracciato la via alle performance più significative a cavallo dei due secoli, echeggiano ancora con le note dirompenti di quei momenti. Se poi aggiungiamo il Salford Lands Club, l’Epping Walk Bridge, il Edwardian Hotel o la Lesser Free Trade Hall ci rendiamo conto di come la storia sia passata da queste parti e non si sia più fermata.

Link traccia d’ascolto

Gli Hello Cosmos continuano quella tradizione miscelando intelligentemente una forma house di elettronica molto dinamica, insieme a un post-punk orecchiabile quanto basta per schiacciare l’occhiolino non tanto al brit-pop, ma alle convergenze multimediali dei giorni nostri per farsi piacere in pubblico, come se le idee fossero un’esperienza totalizzante da assimilare insieme alle immagini. Non è casuale che i loro concerti dal vivo sono una performance da godere completamente, in cui la gioia prevale sulla rabbia come se la proposta da offrire fosse proprio uno spettacolo dove ubriacarsi di video, musica e animazioni.

Hello Cosmos – Dream Harder-4

Se poi aggiungiamo a questi quattro poliedrici personaggi, nomi interessanti come Emma Banks dei Galaxians ed Emily Ingham dei Mi Mie, o James Smith degli Yard Act, possiamo capire come le contaminazioni siano molteplici influenzando non solo il sound ma anche la dimensione espressiva che via via si è arricchita notevolmente. Inoltre, le suggestioni che superano le dimensioni ordinarie relative al materiale visuale con la collaborazione di produttori e Dj illuminati, come Jinku, Richard Norris, Jagz Kooner, dimostrano ancora una volta che il lavoro di squadra riesce a premiare progetti come questo in ogni lato lo si guardi.

Link traccia d’ascolto

Fondamentalmente potremmo chiamarla un’opera completa, anche se i ritmi riconducibili a una dance intelligente sia non tanto sistemata per accattivarsi l’ascoltatore, ma per dare visibilità alla voglia di stupire a tutti i costi, come se le varie influenze che si avvertono qua e là e che vanno da Bowie ai Devo, dagli Stereolab ai Talking Heads, passando per una serie forsennata di vibrazioni, formassero quel tessuto narrativo che questo tipo di musica ha bisogno e come tale vive ed esplode per diventare un cataclisma interattivo. Se ascolterete tutto l’album, vi accorgerete della forza e della vitalità che esprime come un’esultanza collettiva.

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Inoltre, se consideriamo i continui messaggi che riceviamo ogni giorno, quasi fossero un martellamento di slogan e di proposte commerciali, ci rendiamo conto che questa ipotetica libertà non è come sembra. In realtà sottotraccia, siamo bombardati da inserti subliminali i quali sommandosi a dismisura negli spazi dell’inconscio, si accumulano nella nostra memoria nascosta, inflazionando il pensiero già precario. Ogni movimento è condizionato da una serie infinita di modelli preconfezionati che non abbiamo scelto: sono sempre loro che scelgono noi, arrivando addirittura all’annullamento sia della finzione e sia della realtà oggettiva.

Link traccia d’ascolto

Ecco che questo Dream Harder si propone di rivitalizzare il nostro spazio asfittico, perennemente asciugato da questa percezione virtuale, aiutandoci a riprendere quello che artisticamente ci appartiene, restituendoci quello che ci è stato tolto. Ritorniamo ad essere protagonisti con le nostre idee riuscendo a strutturare ogni strumento tecnologico come se fossero le nostre mani a muoverlo e non il contrario. Le armi sono le stesse: la multimedialità diventa arma di difesa o di contrattacco, vediamola come volete, ma è proprio da questo crogiolo che si devono aprire le menti cercando di partecipare completamente alla rinascita di noi stessi.

Hello Cosmos – Dream Harder-2
tutte le foto sono prese dal web

Sembrano delle frasi ad effetto, ma la stessa immagine che raffigura questi attori del presente con delle tute un po’ operaie e un po’ cibernetiche, utilizzando stilemi del passato e intuizioni del futuro, non solo riprende una figurazione retrò proiettandola più avanti, ma cerca di coinvolgerci totalmente nel palcoscenico di un teatro dove il pubblico diventa parte attiva alla rappresentazione.
Concludendo il risultato è sensazionale, ricchissimo di fascino, di movimento, di impennate creative e di accenti continui che via via si spostano sottolineando ritmi e controritmi fino allo sfinimento. Un treno in corsa che non si ferma mai. Una pellicola ultradimanica sparata all’inverosimile che ti risucchia dentro il suo vortice multicolore, che ti sorprende, ti smuove facendoti saltare nella gioia infinita di crederci, perché la bellezza esiste, va solo ripresa per quello che ci appartiene e indossata finalmente per un apoteosi luminescente.

Link album completo

È un album fantastico, sovversivo e delirante quanto basta per farci riacquistare quell’ottimismo che dovrebbe esistere in ogni angolo dell’universo conosciuto e poi fatto proprio per farne parte totalmente.
Che dire ancora: beviamoci sopra e brindiamo insieme, ininterrottamente…
Salute ragazzi !

il Barman del Club

14 Comments on “Hello Cosmos – Dream Harder

  1. I Dream Harder, fra i due, raccolgono più consensi da parte mia. Anche se sembra esserci un certo caos ribelle, comunque rimane un certo ordine (che fa parte della mia personalità).
    Sono bravi !
    Vediamo come progrediscono.

    Ciao.

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