immagine presa dal web
Per un appassionato come me di Fantascienza, voglio consigliarvi un articolo interessante di Jonathan Lethem, già ottimo scrittore, in cui si apre una discussione sul valore letterario della fantascienza, troppo spesso marginalizzata nella letteratura di genere, facendo un excursus sulle dinamiche sia commerciali e sia storiografiche della scrittura alternativa.
Questo è il link
Chiaramente sono tanti i motivi che orbitano intorno a questo argomento, soprattutto pensando al fatto che, in un periodo particolare come il nostro, probabilmente troppo affollato di idee riciclate (la qualità comunque non manca), è sempre difficile riuscire a concepire una nuova genesi, anche se nell’universo tutto è possibile.
La fantascienza attirerà sempre la tua lettura, soprattutto se ti piace espandere la tua immaginazione. Un’ottima cronaca.
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vero
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La fantascienza pone i quesiti più belli.
Anzi. La fantascienza pone i quesiti.
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…e spesso li risolve, anticipandoli
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La fantascienza percorre i tempi
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si ha anticipato tutto, meno internet (ma questa è un’altra storia)
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💙💙💙
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guarda che non è proprio così, nel romanzo postumo di Verne, Parigi nel XX secolo si parla di trasmissione dati.
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umm… troppo poco per parlare di “rete” globale
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da adolescente feci un’indigestione di Urania…
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a chi lo dici…
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però l’articolo di Lethem è interessante perché ragiona sulle possibilità di far uscire la fantascienza dagli scaffali della letteratura di genere, e del perché non è stato possibile, nonostante tanti capolavori…
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Si, è vero che è sempre stata relegata ai margini della letteratura, ma per me è sempre stata importante sin dal primo contatto: dall’età di dodici anni subito dopo aver letto “Pinocchio”. Ho posseduto e disperso migliaia di Urania, Cosmo e Galassia, ma era una SF di evasione però, avventurosa, dove i problemi importanti stavano sullo sfondo facendo da supporto alle vicende eroiche. Oggi è completamente diversa, tanto matura e importante al punto che nessun intellettuale serio potrebbe permettersi di considerarla di genere.
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verissimo, bravo: c’è stato proprio un cambiamento sia degli stili che degli scrittori stessi, facendola virare dentro una modernità letteraria di tutto spessore
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