E’ sempre la solita storia, e sono sempre i soliti a pagare. Della manovra appena partorita, in rete si trova ormai molto per farci riflettere: dalle pensioni basse non indicizzate, alle frequenze regalate; dalla falsa patrimoniale, alla “Chiesa” esclusa dal pagamento della nuova ICI, e la meteorogia prevede nubi scure sopra il cielo dell’ Europa, mentre l’ Italia festeggia i suoi 150 anni. Ed è proprio 150 anni  fa che nel mondo industrializzato si faceva largo la prima grossa crisi economica, risolta parzialmente con il colonialismo, ma poi sfociata con la prima guerra mondiale. E dopo la seconda crisi del ’29 arrivò la seconda guerra globale. Guarda caso tutte e due (le crisi) iniziate negli Stati Uniti (come quest’ ultima), ma poi le guerre hanno dilaniato la vecchia Europa. Per carità, di morti americani ce ne sono stati moltissimi, ma il suolo devastato dalle bombe è stato il nostro, perchè sono sempre i soliti a pagare, sempre i soliti a morire. Lo sò, detto  così è sintetizzato in maniera molto semplicistica; ci sono stati i regimi dittatoriali ma, bisogna chiedersi perchè sono nati e come. Lo ripeto sono sempre i soliti a pagare, da qualsiasi parte si guardi la faccenda. Mi viene in mente quella telefonata intercettata all’ indomani del terremoto che distrusse l’ Aquila, dove, quella simpatica persona, rideva pensando ai suoi prossimi affari. Gli speculatori sono sempre sopra di noi, sopra i “monti” come gli avvoltoi, oppure saranno i monti a franare sulle nostre case (fatto tra l’ altro già accaduto). E’ stata troppo bella la battuta di Fiorello: “se dopo ogni manovra erano gli italiani ad iniziare a piangere, cosa succederà ora, che ad iniziare a piangere sono i ministri ? ”

3 Comments on “MONTI & TREMONTI – sempre salite all’ orizzonte

  1. E dopo la battuta (?) il sig. fiorello ha ipotizzato una risposta?
    Scusa il tono ma diffido dei comici di regime più ancora di quanto diffido dei portavoce ufficialmente dichiarati tali. Comunque una risposta provo a darla io: “sempre allegri bisogna stare/che il NOSTRO piangere fa male… ” penso la ricordiamo tutti.
    E forse faremmo bene a ricordare anche Sabotage di John Cale.

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  2. beh… mio nonno diceva: “chi è causa del suo mal pianga se stesso”. In fondo le donne si ricordano sempre degli uomini che le hanno fatte ridere, mentre noi uomini di quelle che ci hanno fatto piangere. Hai ragione… vado ad ascoltarmi “Sabotage”

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