Qualche giorno fa in televisione ho sentito lo sfogo di un operaio di una delle tante fabbriche italiane che stanno chiudendo, il quale, disperato diceva: “… non me ne frega niente della pensione, fatemi lavorare fino a ottant’anni, ma fatemi lavorare !!! “.
L’ articolo 1 della nostra Costituzione e i comma seguenti, sono un esempio straordinario di democrazia perchè, mentre altre costituzioni come per esempio, quella americana e quella francese, dicono sostanzialmente che l’ uomo è un essere libero; quella italiana sottolinea che, se l’ uomo non ha da mangiare o da vivere, come fa ad essere libero ? Ecco che in tutti questi anni lo Stato come tale si è fatto garante, per consentire a tutti i cittadini di godere di questo diritto inalienabile. Poi sono arrivati gli anni del “liberismo” selvaggio e dei “condottieri paladini” che portavano il nome della Thatcher e di Reagan, i quali sostennero che incece “…lo Stato non risolve i problemi, anzi, lo Stato è il problema”. Da questa pazza eresia in cui hanno attinto i “papagalli di tutto io mondo” (soprattutto i nostri…) istigando all’ individualismo più sfrenato, non rimangono che i brandelli di un’ idea devastante, dilacerata da una crisi mondiale che l’ ha fatta a pezzi. Infatti è toccato ancora allo “Stato” (ricordiamoci che lo Stato siamo noi) tanto vituperato (come dicevano “loro”: “umiliato dal socialismo reale”), ebbene, è toccato ancora allo Stato tappare i buchi, salvare le banche, le grandi industrie… gli individualisti.
E noi ? Noi siamo ancora qui a lottare, a urlare sul crinale di un baratro:
RIDATECI IL LAVORO !!! VOGLIAMO CONTINUARE AD ESSERE UOMINI LIBERI !!!
P.S.
è chiaro che non intendo l’ assistenzialismo
ma l’ insieme di una società in cui l’ imprenditore, l’ artigiano, il commerciante e i dipendenti possano continuare a vivere degnamente per dare un futuro a chi arriverà dopo di noi.
Vi lascio un link dove potete trovare un bel saggio sulla nostra Costituzione
e sui rapporti nel mondo del lavoro con tutti i suoi risvolti
www.puntorosso.it/images/saperi/lav-cost.pdf
stato: pps di stare e di essere. Ecco, è tutto qua: è stato e ora non è più.
"Mi piace""Mi piace"
e allora è un bel problema… vedi, ti ricordo che lo “stato” siamo noi. Nei paesi anglosassoni va a votare il 40% degli aventi diritto, ma quel 40% poi controlla attivamente il lavoro degli “eletti”. In Italia va a votare l’ 80% delle persone ma poi si disinteressa completamente di quello che faranno i “votati”. Si limita solamente a brontolare senza “fare”. Gaber diceva che la libertà è pertecipazione, è questo non è uno slogan sessantottino, ma è la realtà. Dobbiamo partecipare tutti per avere uno “stato” migliore, altrimenti, come è successo, saremmo governati dai mafiosi. Tu mi risponderai che le elezioni le vincono sempre quelli che hanno i soldi, può darsi, ma se almeno non ci proviamo, non ci crediamo, sarà sempre peggio… salute “Stan”
"Mi piace"Piace a 1 persona
è chiaro però, come ha detto Francis Bacon, che niente provoca più danno in uno Stato del fatto che i furbi passino per saggi. E mai come oggi, sulla nostra pelle, questa affermazione è drammaticamente reale
"Mi piace"Piace a 1 persona
L’ha ribloggato su Sourtoe Cocktail Club.
"Mi piace""Mi piace"
Vero: a volte votiamo, poi non partecipiamo. In compenso chi riesce a salire sul carro partecipa, eccome, allo sfruttamento e alla razzia di quel poco che ancora resta.
"Mi piace""Mi piace"
certo che se raschiando il fondo del barile alla fine si portano via pure quello, cosa ci resterà alla fine ?
"Mi piace"Piace a 1 persona