L’ ARIA ASSORTA
E’ neve per un poco e pare
che non sia già l’alba
a placare il Natale e le sue bolle
ma pioggia bianca, dito sulle labbra.
Elena arranca nel giardino
allevia come può dei rami la fatica.
Giostre per sciatori le montagne
si rivedono a brani.
Io resto qui dove m’accerchia
un’assenza, l’abbraccio informe
di quanti si staccarono
e sbriciolarti al nostro scalpiccio
fanno le valli chiare e l’aria assorta.
Maria Grazia Duval
che meraviglia!
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questa poetessa (o poeta) è un pezzo da novanta… anzi potremmo anche arrivare a cento!
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