restauro lapidi della resistenza a milano

In questa giornata della Liberazione mi sembra giusto sottolineare l’iniziativa di due ragazze milanesi che restaurano le lapidi o le targhe di uomini anche semplici, che hanno dato la loro vita per il sogno della libertà, mantenendo così intatta la memoria di quelle persone che hanno lottato per un mondo migliore e per una società senza discriminazioni di ogni genere.

Iaia e Cecilia sono due ragazze straordinarie che hanno fondato un’associazione il cui scopo è quello appunto di ridare vita a quelle targhe dedicate a caduti durante la resistenza nella città di Milano, in cui l’incuria, le avversità meteorologiche o peggio ancora, gli atti vandalici di stampo fascista, hanno rovinato nel corso di questi anni. Ebbene, queste “eroine” impegnano il loro tempo libero proprio nel ridare vita a questa memoria, la quale non deve mai essere dimenticata, anche attraverso questi importanti nomi di uomini o donne che ci hanno dato la possibilità di sentirci finalmente liberi.

https://milano.repubblica.it/cronaca/2021/04/19/
news/iaia_chiara_restauratrici_targhe_partigiane_25_aprile-297072302/

8 Comments on “Mantenere vive la memoria di chi ha lottato per la libertà

    • Beh… dopo quarant’anni che verso i contributi per questo stato sprecone, forse, se provvedessero loro a ripulire tutto quello che ci gira intorno, avremmo una società migliore, pensando anche al fatto che se provvedessero a istituire l’educazione civica nelle scuole, o a insegnare la Storia come si deve, almeno, qualcuno si farebbe una coscienza un po’ più rispettosa. Se poi penso che queste lapidi o targhe sono spesso imbrattate dai soliti coglioni, o bruciate insieme alla corone d’alloro che i soliti disfattisti fanno non solo per un atto vandalico ma, pensando di ribaltare il mondo con gesti adolescenziali ed anche idioti, io, personalmente, m’inchino a queste ragazze che solamente per volontariato utilizzano il loro tempo libero, per non dimenticare dei nomi che dovremmo ricordare ogni giorno, e non una volta l’anno.
      Sono convinto che fra la ridda di demagogia utilizzata dai nostri politici, bisogna sempre guardare nella gente comune per trovare la genuinità di chi crede veramente nella libertà. E lo dico senza retromania, proprio per rispetto di chi è morto per un ideale.

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  1. E’ che il 25/04 è diventato come il Natale, si sono stratificate varie cose che poco a poco hanno sepolto il significato originale. Comunque io avevo scritto “anche”…
    Ad ogni modo io mi sento più offeso da certe facce istituzionali -nel senso più ampio- che fingono commozione ogni 25 davanti a quelle targhe più che dai vandali che in fondo altro non sono, come dici giustamente tu, che adolescenti e/o idioti. Buona settimana.

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    • Proprio per questo mi sembra che il lavoro di queste ragazze sia meritevole, soprattutto perché hanno avuto un po’ di visibilità solo in questo periodo e, per evitare che per un anno finiscano di nuovo nell’anonimato, è giusto dare il risalto che meritano.

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