Alla The Art Company in Como si è appena conclusa una mostra fotografica veramente particolare dell’artista Carlo Mauri, intitolata “In viaggio“, con tutta una serie di scatti eseguiti con macchina analogica e poi elaborati in collaborazione con uno stampatore professionale. La particolarità di queste foto è stata proprio quella di essere state eseguite in movimento, attraverso mezzi di trasporto come l’auto o il treno, giusto il tempo per realizzare quell’effetto “mosso” e senza curarsi degli eventuali riflessi che circondavano l’immagine, contaminata da finestrini, tende, macchie sui vetri o appannature varie.

Il risultato è una stupenda caratterizzazione dell’immagine stessa da farla sembrare un quadro fatto a carboncino come un vero e proprio disegno, ed è proprio il segno a diventare protagonista del soggetto, trasfigurando tutto il contesto in una dimensione onirica, fatta d’impressioni e di emozioni, le quali si susseguono immedesimandosi con il paesaggio che scorre.

Purtroppo viste attraverso il supporto del PC non rendono l’idea della suggestione che offrono dal vivo, tra cui ci sono opere anche di grande formato, e l’impatto visivo è davvero notevole. Ci si ritrova davanti a una soglia che apre tutto un mondo tra il quadro stesso e il fruitore, creando proprio quella situazione d’immedesimazione nel sentirsi in viaggio con l’artista, il quale, ci conduce nei suoi luoghi e nei suoi paesaggi fissati dentro un attimo eterno: una fuga, percepita e fissata nella memoria come se in quel preciso momento qualcosa doveva fermarsi, lasciando soltanto immaginare il momento successivo.

Oppure, se vediamo il tutto da un’altra prospettiva, s’instaura nella nostra psiche quel desiderio di muoversi, come se queste finestre aperte sopra un mondo impazzito ci lasciassero tutta la precarietà che abbiamo dentro, nell’inconsapevolezza che tutto passa e scorre, inevitabilmente. Si ha proprio la percezione dell’istantanea che si è fermata in un millesimo di secondo, ma che poi riprende la sua continua corsa con il tempo, dentro questa quotidianità compromessa, come se il non riuscire a vedere un presente che ci circonda, fosse una serie di desideri mai realizzati perché fuggiti via. E cosa ci rimane allora? Ci rimane il ricordo di un momento della nostra vita, come se quello stesso momento sia proprio la vita intera che ci appartiene, tutta raccolta nell’istante che l’ha percepita.

Carlo Mauri è anni che sperimenta con il supporto fotografico, gratificandoci con il suo espressionismo una moltitudine di aperture con l’universo emozionale. Ha esposto in Italia e all’estero, dimostrando tutta la sua bravura con progetti notevoli vicino a una forma d’avanguardia sempre in evoluzione e sempre a contatto con un pubblico che ha apprezzato i suoi lavori con ammirazione. Sostanzialmente, quando un artista vive intensamente la sua opera d’arte, essa stessa diventa qualcosa che caratterizza la sua persona in maniera totale, fino a diventare una cosa sola con il personaggio che l’ha creata.

foto di Carlo Mauri

Bene, io vi ho lasciato qualche sua foto giusto il tempo per ammirarle, prima che scappiate anche voi insieme al paesaggio perennemente in viaggio, come se tutto quello che abbiamo intorno esistesse appena nell’attimo prima di dimenticarlo.
Salute ragazzi!

il Barman del Club