hania-rani_ghosts

Hania Rani è una pianista polacca, jazzista, cantautrice, sperimentatrice e performer dall’impatto creativo particolare, delicatissima nel suo approccio melodico, perfettamente in simbiosi con la sua caratteristica a tratti minimalista e a tratti coinvolgente fra classica ed elettronica, sempre a metà tra una forma di land-art e una trasposizione musicale quasi magica, in equilibrio sopra una leggerezza che si eleva al di là delle note stesse e le celebra attraverso una forma di dolcezza apparentemente intoccabile, evanescente, sfuggente a tal punto da sentirla evaporare dopo ogni tocco delle dita.

Hania-Rani-3

Questo suo terzo album continua un lavoro di ricerca che si concentra in questo caso nella trascendenza del suo impressionistico incedere, entrando nei territori che dal sogno evocano tutti i nostri fantasmi interiori, cadenzando un percorso apparentemente in ombra, ma che poi cresce proprio diventando parte stessa della sua funzione rigeneratrice, riappropriandosi dell’anima fino a conoscerla del tutto, identificandosi con essa.

hania-rani-6

La struttura del disco è tutta costruita intorno e una sorta di meditazione e al suo successivo sviluppo, che si erge modificandosi pian piano, alternando luce e buio quasi simultaneamente, come se la nostra parte oscura fosse nello stesso tempo illuminata, giusto il tempo per conoscerla per poi lasciarsela sfuggire un attimo dopo. Bisogna anche dire che l’amore aleggia dappertutto, come se il dover affrontare una sorta di fine, diventasse il passaggio che genera gli spettri di un’incognita riguardante il “dopo”, generando il perno centrale dell’opera, e per questo superarsi, continuamente, in attesa di una nuova esistenza, di una nuova storia. Ma il confine che separa la vita con la morte è talmente labile da confonderlo con la melodia che lo rappresenta, tramutandosi in una sinfonia ipnotica, a tratti perduta nella sua stessa malia, e a tratti rivitalizzata dalla sua forza interiore.

Link traccia d’ascolto
Link traccia d’ascolto

I richiami alle ultime ricerche di PJ Harvey, Nils Frahm, Olafur Arnalds, James Blake o all’Hosianna Mantra dei Popol Vuh, sono evidenti, anche se la caratteristica di quest’artista ora residente a Berlino, si rappresenta proprio in quell’accarezzare i tasti del suo piano come se fossero angeli incantati, delicatamente addormentati nel loro mondo apparentemente ultraterreno, ma talmente vicino al nostro da confondersi con i corpi, sciolti nella metamorfosi di un loro avvicinarsi, come se Erik Satie e Patrick Watson si fossero fusi insieme per incontrare le atmosfere favolistiche di Agnes Obel o Julia Holter. Ma questo percorso invisibile diventa un viaggio, una scoperta per conoscere le nostre paure superandole, proprio perché tutte le entità ci appartengono e fanno parte di noi per completare il ricongiungimento con il nostro spirito, andando oltre.

hania-rani-1

Proprio lei ci dice che i fantasmi sono come i nostri ricordi, e che la realtà è aperta all’irreale, alla magia, ad eventi inspiegabili, come dei segnali di ciò che è accaduto in passato, trovando così delle risposte tra presente e futuro. Basta aprire una soglia, un varco fra di noi e l’altra metà di noi stessi, perché la morte non ci deve fare paura.

hania-rani-4

Questa bravissima interprete, ha anche la capacità, supportata da professionisti importanti, di realizzare dei video splendidi di cui vi lascio un link per ammirarli, proprio per identificarsi con i suoi paesaggi e le sue dimensioni.

Link sito tracce video 

Link concerto live

Inoltre, vi consiglio di seguire anche questo live registrato a Varsavia nello Studio 1 della radio polacca, per assaporare le atmosfere e la bravura della sua esecuzione, proprio di quest’ultimo album, dall’impatto delicatissimo.

hania-rani-8

D’altronde, ci sono dei momenti della nostra giornata in cui una colonna sonora come questa è necessaria, anche per una nostra rigenerazione, e questo ve lo dice uno abituato a sonorità ben più impattanti fra rock e psichedelia. Come a dire: fermatevi un momento chiudendo gli occhi, non è una questione di sopravvivenza, ma la volontà una volta ogni tanto di purificarsi, di pulire tutto quello che abbiamo dentro, giusto o sbagliato che sia.
La musica ha anche questo potere…

hania-rani-11
foto prese dal web

Hania Rani ce lo dice con tutta la sua femminilità interiore, lasciandoci assaporare qualcosa di impercettibile e di astrale, riuscendo però nello stesso momento a creare un ricongiungimento con tutte le nostre vite come se fossero una sola, completandoci. A volte i fantasmi servono anche a questo, proprio per svelarci il mistero che ci attrae insieme alle infinite risposte di cui abbiamo bisogno.
Bene ragazzi, ora ci serve un bell Old Fashioned, non tanto per scaldarci, ma per meditare nella nostra poltrona preferita…
Salute!

il Barman del Club

27 Comments on “Hania Rani – Ghosts

  1. Non la conoscevo, grazie per questa bellissima e coinvolgente presentazione. Ho apprezzato molto le tracce di cui hai messo i link, ma la ciliegina, ovvero il tuo consiglio del radio live, dopo averne ascoltato, per ora solo un ventina di minuti, mi ritrovo completamente ammaliato. Direi che l’Old Faschioned è realisticamente l’accompagnamento perfetto, per questa volta rinuncerò alla bionda media, senza rammarico, con grande convinzione.

    Piace a 2 people

  2. Sai perché non riesco a leggerti puntualmente? Perché bisogna avere tempo assaporare quello che scrivi il modo come fai nascere il desiderio di andare oltre approfondendo. Non conoscevo questa meravigliosa poliedrica artista. Grazie grazie grazie con un abbraccio sempre💙🦋

    Piace a 1 persona

  3. Pingback: Best album 2023 – i migliori dischi del 2023 per l’Intonation Cocktail Club – Intonations Cocktail Club 432

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.